Cosa si intende per fusione a cera persa?

La fusione a cera persa è una tecnica millenaria utilizzata per la realizzazione di manufatti in bronzo. La fonderia a cera persa si basa sulla colatura di metallo fuso all’interno di una forma negativa; quindi si esegue in cera la scultura che si vuole trasformare in bronzo, ma vuota.

Come avviene la fusione a cera persa?

La fusione a cera persa in modo indiretto è un tipo di lavorazione che consente di creare un modello in cera dell’oggetto da utilizzare per creare poi uno stampo in argilla. Tramite dei fori nell’argilla, si fa uscire la cera dallo stampo scaldandola e, successivamente, si cola nello stampo stesso il bronzo fuso.

Come avviene la fusione del bronzo?

Modo diretto: Si realizza un modello in cera e si ricopre con dell’argilla, creando uno stampo. Tramite dei fori nell’argilla si fa uscire la cera dallo stampo scaldandola e, successivamente, si cola il bronzo fuso.

In che cosa consiste la prerogativa dello stampo a forma perduta?

Lo stampo è detto a “forma perduta” se deve essere rotto per rompere/estrarre l’opera. se invece si può smontare, ed è quindi riutilizzabile, si chiama a “buona forma”.

Come si chiama la tecnica utilizzata per la fusione delle statue in bronzo e come funziona?

La fusione a cera persa è la tecnica di lavorazione del bronzo nota fin dall’antichità. I trattati in materia sono molti: molto interessante è la descrizione della tecnica lasciataci dall’orafo e scultore fiorentino Benvenuto Cellini (1500 – 1571) nel suo celebre Trattato sulla Scultura.

Come si facevano le statue in bronzo?

Infatti lo stampo con la statua al suo interno viene scaldata così la cera applicata sul modello di argilla si scioglie, lasciando un intercapedine fra il modello di argilla e lo stampo che verrà riempito con bronzo fuso. …

Come si lavorava il bronzo?

Il bronzo è lavorabile solo per fusione, a differenza ad esempio del ferro che, reso rovente, può essere forgiato con un martello e assumere la forma desiderata. Infatti, un pezzo di bronzo, surriscaldato, si frantumerebbe alla prima martellata, invece, fuso e colato in un recipiente cavo, ne assumerà la forma.

Come si faceva il bronzo?

La lega per cui si ottiene il bronzo è una semplice miscela dei due metalli fondamentali, rame e stagno, cui si aggiungono altri metalli, come il piombo, lo zinco, il ferro, ma in quantità insignificanti.

Come si facevano le statue di bronzo?

Il modo diretto consiste nel realizzare un modello in creta sul quale viene applicato un altro modello in cera su cui viene creato uno stampo in argilla nei quali sono presenti tue canali per colare il bronzo e uno per far scolare la cera fusa. …

Quali sono i prodotti separatori utilizzati come distaccante per isolare il gesso dal gesso?

I distaccanti che possono essere usati sono molteplici, ma quello che da migliori risultati è una soluzione di acqua con liscivia saponaria o soda cristallina: la caratteristica fondamentale è che oltre ad avere un grande potere distaccante, non crea alcuno spessore perché non avendo quasi per niente “corpo”, penetra …

Come si realizzano le statue di bronzo?

Si copre la cera con una terra refrattaria e si costruisce quindi una forma. La forma viene messa in forno a 520° per un tempo di 4-5 giorni per fare in modo che con il calore la cera si sciolga lasciando un’intercapedine che verrà poi riempita dal bronzo fuso.

Come venivano scolpite le statue?

Le figure venivano prima modellate in argilla, concedendo una libera creazione e manipolazione dell’opera, poi venivano rivestite con uno strato di cera; quest’ultimo veniva nuovamente ricoperto di argilla per creare lo stampo dove poi andava colato il bronzo fuso (tecnica di fusione a cera persa).